L’Avvocato Generale della Corte di Giustizia UE, Nicholas Emiliou, con le sue recenti conclusioni sul “pastiche” e il “sampling” musicale, affronta questioni delicate per la libertà delle arti nell’era digitale.
La vicenda, che vede contrapposti i Kraftwerk, pionieri della musica elettronica, e i produttori hip-hop SD e UP (e la società Pelham GmbH), si trascina da due decenni. Al centro della disputa c’è l’utilizzo non autorizzato di un breve campione sonoro (circa due secondi) del brano “Metall auf Metall” dei Kraftwerk, inserito in loop nella canzone hip-hop “Nur mir“.
Dopo anni di battaglie legali in Germania e un primo rinvio alla Corte di Giustizia UE (la celebre sentenza Pelham I del 2019), la questione è tornata all’attenzione europea.
Nelle sue articolate conclusioni (procedimento C-590/23), l’Avvocato Generale Emiliou esplora il complesso rapporto tra diritto d’autore, diritti connessi e la libertà delle arti, sancita dall’articolo 13 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, e propone un’interpretazione secondo cui il concetto di “pastiche” dovrebbe comprendere una creazione artistica che evoca un’opera esistente, adottandone il “linguaggio estetico” distintivo, ma, presentando differenze percettibili rispetto alla fonte imitata, è destinata ad essere riconosciuta come un’imitazione. Lo scopo perseguito da questa palese imitazione stilistica è irrilevante.