Nel marzo 2022, l’AGCM ha sanzionato Zalando per aver collocato un cartellone pubblicitario durante UEFA Euro 2020, in Piazza del Popolo a Roma, che evocava l’evento calcistico. Il messaggio pubblicitario, secondo l’Autorità, poteva indurre in errore il pubblico sulla reale identità degli sponsor ufficiali, violando così l’articolo 10 del D.L. n. 16/2020.
Il Consiglio di Stato, nel confermare quanto deciso dal TAR, ha respinto il ricorso di Zalando, ribadendo il divieto di attività di ambush marketing in quanto pratica considerata ingannevole poiché induce in errore il consumatore medio sull’esistenza di rapporti di sponsorizzazione ovvero di affiliazione o comunque di collegamenti con i titolari di diritti di proprietà intellettuale, invece inesistenti, e costituisce un’ipotesi particolare di concorrenza sleale contraria alla correttezza professionale che può trovare tutela nell’alveo generale dell’art. 2598, comma 3, cod. civ..
